Responsabilità

Responsabilità

Quello di responsabilità è concetto centrale nell’esperienza giuridica quotidiana perché rappresenta lo strumento utile e necessario a garantire l’ordine sociale prevenendo l’illecito civile, anche di natura contrattuale, e comunque consente, alla persona lesa, la reintegrazione del pregiudizio sofferto in conseguenza dell’inadempimento di un debito preesistente o della verificazione di un fatto illecito extracontrattuale.

Il danno cui deve far fronte la responsabilità di chi lo ha cagionato può essere tanto di natura patrimoniale quanto di carattere non patrimoniale.

Per avere ottime probabilità di successo in giudizio è fondamentale, per l’Avvocato, saper fornire alla cognizione del Giudice la prova della lesione che lamenta il cliente, ossia una rappresentazione del danno che sia in grado di trasfondere nel processo, con il miglior grado di precisione possibile, quanto realmente occorso al danneggiato nella sostanza dei fatti.

Un tempo il debitore, non pagando il proprio debito, era assoggettato a misure restrittive della libertà personale. Oggi non è più così e la responsabilità per illecito è circoscritta dalla legge al solo piano economico: il debitore risponde dell’illecito a lui imputabile unicamente con tutti i suoi beni presenti e futuri.

Per questa semplice ragione è sempre più frequente il caso di debitori che, proprio in quanto non titolari di beni idonei a garantire il creditore dalle conseguenze dell’inadempimento, assumono disinvoltamente obblighi e, altrettanto disinvoltamente, li disattendono nella piena consapevolezza di non subire alcuna conseguenza pratica di rilievo.

Di fronte a questa realtà l’Avvocato, che faccia con coscienza e serietà il suo mestiere, deve verificare, prima di accettare il mandato del cliente ad agire in giudizio contro il debitore, che, nel patrimonio di quest’ultimo, esistano concretamente beni aggredibili nella sede dell’esecuzione che consegue alla fase iniziale di merito.

È infatti essenziale che il Legale non si limiti a mettere nelle mani del cliente, all’esito del giudizio ordinario di merito, una sentenza di condanna della controparte, circostanza pure indispensabile, ma è inoltre necessario che il provvedimento favorevole emesso dal Giudice possa poi trovare effettiva eseguibilità sul patrimonio di colui che, il debitore giudizialmente condannato, è obbligato dallo Stato a far fronte alla propria responsabilità.

Sovente, nello svolgimento dell’attività professionale, si rivelano essenziali, al fine di preservare la garanzia del credito in titolarità del cliente, gli istituti processuali delle azioni surrogatoria e revocatoria.

Altrettanto determinanti, per evitare che il danno patito dal cliente si consolidi irrimediabilmente in via definitiva e finale, sono poi, tra gli altri, gli istituti, di matrice cautelare, rappresentati dai sequestri conservativo e giudiziario nonché dai provvedimenti atipici ex art. 700, cod. di rito civ.